Uno spettacolo naturale che ti lascia senza fiato per la sua bellezza ed unicità; solo così possiamo descrivere la Fioritura di Castelluccio, un turbine di colori e profumi che pervade lo sguardo e la mente. Il periodo della Fioritura va da fine maggio a metà luglio, periodo in cui la monotonia del pascolo lascia il posto ad un avvolgente mosaico di colori che tocca tutte le tonalità, grazie all’enorme varietà di specie floreali che colorano il Pian Grande e il Pian Perduto. Madre Natura si occupa di questo spettacolo, pertanto potrete ammirarla quando vorrete, non c’è una data giusta.
Il Calendimaggio di Assisi è una festa che si celebra ogni primo mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dopo il primo maggio di tutti gli anni, per salutare l’arrivo della primavera.
Si sfidano, per la conquista del palio, le due Parti nelle quali è divisa la città, la Nobilissima Parte de Sopra e la Magnifica Parte de Sotto, attraverso lo svolgimento di cortei in costumi medievali, scene recitate di rievocazione di vita medievale nei vicoli della città ed esibizioni musicali.
È tra le più antiche, se non in assoluto la più remota, manifestazione folcloristica italiana.
Ogni 15 maggio, giorno della vigilia del lutto, l’offerta devozionale al Santo Patrono è un appuntamento fisso per il popolo eugubino, che partecipa, in mistica processione, ad una grande “Luminaria” di candelotti di cera, percorrendo le vie della città fino al Monte Ingino (dove dall’11 settembre 1194 riposa il corpo di S. Ubaldo nell’omonima Basilica).
Le meravigliose Infiorate (tappeti e quadri) che si offrono agli sguardi ammirati dei numerosi visitatori italiani e stranieri sono il risultato di un complesso e difficile lavoro che richiede giorni, settimane e addirittura mesi di paziente e sapiente lavoro di molte persone, che a gruppi si distribuiscono i compiti e si attivano con indispensabile armonia di intenti.
Nei giorni che precedono il CORPUS DOMINI si assiste ad una vera e propria mobilitazione generale di nutrite squadre di Infioratori, i quali si disperdono lungo i pendii del Subasio, per i campi e le piane delle verdi vallate Umbre.